La raccolta differenziata è stata da sempre l’attività principale della famiglia Serrao ed in particolare del capostipite Umberto che, agli albori del ‘900, intravide in questo tipo di attività un forte sviluppo imprenditoriale poiché, il consumo di carta cresceva in modo esponenziale man mano che cresceva il benessere della popolazione, in particolar modo alla fine del secondo conflitto mondiale.

Verso la fine degli anni 40, le mutate condizioni sociali, spinsero il figlio Giovanni a costruire un vero e proprio centro di raccolta che in breve tempo diventò punto di riferimento per le prime industrie della regione Campania per lo smaltimento dei loro rifiuti cartacei.

Erano le prime mosse dell’attuale società Ecocart: una piattaforma oggi di altissimo livello tecnologico per il trattamento dei maceri di carta e che si colloca tra i primi centri in Italia per questa importante funzione sociale ed economica.

La lontananza dai centri di riciclaggio della carta e dalle cartiere, per la maggior parte ubicate in Toscana, spinsero alla fine degli anni settanta Giovanni e i suoi figli Umberto, Gaetano e Ciro a raccogliere una grossissima opportunità e nello stesso tempo una sfida: la costruzione di una cartiera ad Arzano che sarà la prima e ancor oggi l’unica nella provincia di Napoli.

Nel 1981 avveniva lo start-up della macchina continua PM1 atta a produrre carta monolucida riciclata da imballo, che da subito, per la sua qualità, veniva premiata dal mercato consentendo alla cartiera di diventare un punto di riferimento del comparto.

Con il passare degli anni l’azienda, in un’ottica di diversificazione, siccome il mercato del tissue prodotto con carta da macero, offriva buone prospettive di sviluppo, nel 2000 installava una nuova macchina continua, la PM2 per la produzione di carta per uso domestico e sanitario: lo start-up del nuovo impianto avvenne nel maggio 2001.

Il tissue di alta qualità prodotto con carta da macero si è ben presto rilevato un prodotto molto ricercato al mercato, in contrapposizione a quelli della concorrenza realizzati con fibre vergini di pura pasta di cellulosa.

Ancora una volta la scelta di puntare sulla produzione di carte riciclate si è rivelata l’arma vincente della strategia aziendale.

Nel 2013 avviene il revamping della PM1 convertendo la produzione della carta monolucida in carta tissue per uso domestico.

Oggi cartiera Partenope S.P.A. è una solida realtà industriale che ha contribuito alla creazione di un polo cartario costituito da aziende di primissimo livello nel comparto della trasformazione.

Si è stimato che l’indotto si attesti sui 300 milioni di euro.

L’azienda pur restando fedele alle sue tradizioni è caratterizzata da una grande spinta verso il futuro, sempre alla ricerca di nuove soluzioni tecnologico-impiantistiche che la possano confermare tra le aziende leader del sud Italia.